"Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi non esistono, loro lo sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere."
Considero lo studio uno spazio fisico di contenimento e sostegno allo spazio psichico dell’individuo, spazio in cui il paziente e il terapeuta si incontrano, si conoscono e instaurano una relazione orientata alla cura, intesa come “prendersi cura di”. Pertanto, per me è fondamentale che l’ambiente in cui circolano emozioni e pensieri sia il più comodo, accogliente e sicuro possibile per il paziente, adulto e piccolo che sia.
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Sono Ilaria Monica Trimarchi, psicologa psicoterapeuta libero professionista.
Vi racconto qualcosa su di me cominciando dall’inizio del mio percorso di formazione. La mia passione per la psicologia è nata durante gli studi di filosofia all’ultimo anno del liceo classico, infatti ho cominciato in quel momento a interessarmi di tematiche che riguardano l’esistenza e tutte le vicissitudini umane. Durante quegli studi ha preso forma un’attitudine che in qualche modo faceva già parte di me fin dall’infanzia, attitudine relativa all’osservare, al riflettere, all’ascoltare l’altro, al condividere emozioni e pensieri.
Mi sono presentata al test d’ingresso di psicologia, mettendo da parte l’idea fino allora coltivata di frequentare l’università di architettura, pensando infatti che la conoscenza dell’“architettura” dell’uomo, della sua struttura e del suo funzionamento fosse ben più affascinante e affine alle mie inclinazioni e curiosità. Ho conseguito la laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche e la laurea magistrale con lode in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli studi di Torino, muovendo parallelamente i primi passi nell’ambito educativo e sociale in qualità di volontaria sul territorio di Rivoli; i progetti in cui ero inserita erano dedicati alla presa in carico educativa di minori e famiglie in situazioni di disagio socio-emotivo. È da questa esperienza che ho cominciato a comprendere più pienamente l’importanza e il valore della capacità di saper ascoltare per incontrare l’altro con la sua peculiare storia e sofferenza.
Subito dopo l’abilitazione alla professionale ho deciso di continuare gli studi per specializzarmi in Psicologia Clinica e così cominciare ad approcciarmi al mondo della psicoterapia.
Durante tutti gli anni di formazione ho approfondito lo studio e la clinica dell’intero ciclo di vita dell’uomo, occupandomi di infanzia, adolescenza e di età adulta, svolgendo numerosi anni di tirocinio presso istituti privati, scuole e ASL.
Attualmente nel mio studio ho scelto di prendermi cura di giovani adulti, bambini e adolescenti (e delle loro famiglie), concentrandomi su queste delicate e più che mai evolutive aree del ciclo di vita. Considero la mia professione un viaggio di scoperta: di sé, dell’altro, di nuovi saperi; proprio così come osservo il percorso di psicoterapia, un viaggio orientato all’esplorazione della propria persona, dei luoghi che fanno più paura perché non tanto conosciuti, ma anche delle risorse a disposizione per percorrerli. Durante questo viaggio non si è soli, poiché c’è il terapeuta, figura con la quale relazionarsi, pensare e dialogare, per poter guardare insieme con minor timore e più fiducia il futuro e le prospettive di sviluppo possibili.